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Veniero Brescianini ha alle spalle una lunga tradizione da macellaio. “Sono 41 anni che svolgo la professione di macellaio. Ho iniziato che avevo 17 anni e ora ne ho 58. L’ispirazione me l’ha data mia padre. A 14 -15 anni, nel pomeriggio dopo la scuola, accompagnavo mio padre che faceva il trasportatore di bestiame e mi sono appassionato assistendo alla macellazione degli animali. Non a caso il mio primo lavoro a 17 anni è stato in un macello dove sono rimasto per sette anni. La macellazione, però, non mi offriva una conoscenza completa dell’anatomia degli animali e così sono andato a lavorare alla Standa. Forse i più giovani non si ricordano ma in via Emilia c’era la Standa che aveva al proprio interno un reparto di macelleria. È stata una svolta importante, perché ho iniziato a svolgere quella professione che fin da ragazzino avevo desiderato. Alla Standa mi sono perfezionato, ho affinato le mie conoscenze sulla materia prima, le varie tecniche di macellazione e di trattamento delle parti anatomiche degli animali. Nel frattempo, ho acquisito anche la capacità di servire i clienti, quindi maturare anche l’esperienza nel rapporto con il cliente. Dalla Standa sono poi passato al Conad con la qualifica di capo-reparto della macelleria. Al Conad sono rimasto per 17 anni e posso dire che è stata una grande esperienza professionale e di vita. Nel frattempo, avevo conosciuto Fornaciari che aveva il ristorante a Sabbione e assieme abbiamo deciso di intraprendere una nuova esperienza. Un percorso professionale che prevedeva una macelleria abbinata a un ristorante. Così è stato e abbiamo aperto la macelleria-ristorante in via Amendola. In seguito, abbiamo diversificato le nostre esperienze: loro hanno tenuto il ristorante e io la gestione della Macelleria che ha mantenuto il nome di Macelleria Salumeria Fornaciari. Quest’anno festeggiamo il sesto anno di questa nuova avventura che ci ha dato molte soddisfazioni. Una professione che ha come caposaldo la passione che ti deve accompagnatore ogni giorno. Una dedizione, che definirei quasi una vocazione, indispensabile per portare avanti una attività perché oltre all’esperienza nel trattare la materia prima devi anche avere una sintonia.